L’albero dei bambini

C’è un albero che, quando ero piccola, chiamavamo l’albero dei bambini! Si tratta dell’albero della papaya: un albero che cresce magro magro in breve tempo e produce tanti frutti.

Io sono la quinta di sette fratelli e, quando eravamo piccoli, eravamo molto affezionati all’albero di papaya che avevamo in giardino. I miei fratelloni mi hanno insegnato ad arrampicarmi sugli alberi!

In Congo la papaya è molto diffusa, cresce senza problemi e senza bisogno di particolari attenzioni, dona molti frutti durante tutto l’anno.

E’ un albero che cresce in fretta, dopo pochi anni inizia a dare i suoi frutti. E’ sempre molto generoso e se non si sa cosa mangiare, una papaya ti aspetta sempre sull’albero.

Noi bambini impariamo presto quanto sono buoni i suoi frutti. In quasi ogni casa congolese c’è un albero di papaya e ogni bambino, presto o tardi, impara ad arrampicarsi per prenderli.

Quando ero bambina lo consideravamo come un amico, un amico in più che, quando vuoi fare merenda, ti porta qualcosa di buono. Non era una persona ma gli volevamo bene e lo rispettavamo.

Quando noi bambini stavamo male, le mamme e le nonne ci davano della papaya per curare il mal di pancia e del liquido estratto dalla buccia per curare le ferite ed i funghi della pelle. Una saggezza popolare che pian piano si sta perdendo.   

Quando sono cresciuta ho imparato anche che è un albero ricco di proprietà benefiche: aiuta la digestione e contiene sostanze molto utili come la papaina.

Si può mangiare in tanti modi, cruda o cotta, quando è verde o quando è matura. Si può usare per i dolci o per impreziosire piatti di carne o insalate.    

Con questo ricordo ho preparato un tortino con pezzettoni di papaya caramellata aromatizzata alla vaniglia. 

Un ricordo che mi riporta a casa a rivivere i bei momenti con i miei fratelloni!

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