Aperitivo 2.0 – Cicchetti di baccalà con foufou

Il mio papà è originario di un paesino situato sulle rive del lago Alberto, un lago che si trova al confine tra Congo ed Uganda. É un lago molto grande, per dare un riferimento, la sua superficie è grande circa 20 volte il lago di Garda.

La sua famiglia ha sempre lavorato nell’ambito della pesca, sia come pescatori e sia come commercianti. Lui ha imparato quando era bambino a pescare. Ha sempre pescato con il filo, come si pratica ancora in molte parti dell’africa.

Ho sempre mangiato il pesce, da quando ero piccola, e posso dire di aver mangiato tutte le qualità di pesce che si possono pescare nei grandi laghi africani. La sua famiglia ha sempre venduto pesce e, per conservarlo, ha sviluppato delle tecniche artigianali di salatura e affumicatura.

In africa, molto spesso, è molto difficile accedere al ghiaccio ed alla corrente elettrica ed il cibo, normalmente è conservato sotto sale. Quando sono arrivata in Italia, ho cominciato a mangiare tutte le prelibatezze locali. Tutti gusti nuovi, buonissimi che mi hanno aperto un mondo nuovo.

Un giorno sono andata a casa di amici e ci hanno preparato un piatto tipico della loro zona, il baccalà alla vicentina. Assaggiandolo ho ritrovato il sapore del pesce essiccato e salato che avevo mangiato quando ero piccola in Congo. Avevo finalmente trovato un collegamento importante con dei sapori tipici italiani e dei sapori tipici congolesi.

Ho preparato oggi dei cicchetti di baccalà alla vicentina con dei dischetti di foufou, una specie di polenta di manioca e mais che si prepara in tutta l’africa dell’est.

Buon Appetito!

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