Il mio primo Natale in Italia è stato nel dicembre 2015. C’era un gran clima natalizio che non avevo mai vissuto prima. Non parlo solo del freddo (non avevo mai vissuto un Natale al freddo), ma dell’aria natalizia che si respira in questo periodo nelle città.
Ci sono le luci, gli agrifogli sulle porte delle case, gli addobbi e le persone espongono nei balconi e nei giardini simboli e decorazioni del Natale!
Si crea proprio un bell’ambiente ed è molto piacevole anche solo passeggiare per le vie della città illuminate dalle lucine colorate. Vivere in mezzo a cose belle ci porta ad essere migliori, ad avere più rispetto per le cose e per noi stessi.
In un ambiente ordinato, pulito e decorato ci si adegua e ci si sente più tranquilli. Il periodo natalizio è proprio un bel periodo da vivere in Italia.
In Congo non ci sono tutte le decorazioni che si possono trovare qui e non è raro trovare negozi ed attività aperte. Sono rimasta abbastanza stupita dal fatto che in Italia, a Natale, chiude tutto, anche i centri commerciali!
Ho pensato che deve essere una festa veramente sentita dalla gente. Ho visto che le persone ci tengono ad incontrarsi con le proprie famiglie e stare a tavola per molto tempo mangiando e chiacchierando.
E’ stata proprio una bella scoperta il Natale in Italia!
Sono stata accolta con uno dei piatti tipici della cucina veronese: bollito con la pearà, un piatto delizioso che la mia mamma mi ha subito insegnato a preparare.
Oggi l’ho fatto anche io, credo sia molto bello riconoscere le tradizioni dei popoli e dare ad esse un valore. Credo che in ogni tradizione ci siano significati profondi da capire e far propri.
Non so se ho capito tutti i significati della pearà, ma di sicuro l’ho fatta mia!