Sono cresciuta in una famiglia dove mio padre seguiva il rito protestante e la mamma il rito cattolico e la Pasqua in Congo era sempre una scelta. Quando ero bambina partecipavo alla settimana santa secondo il rito cattolico perché mi piacevano molto le differenti celebrazioni che venivano organizzate.
Varie religioni
La Pasqua in Congo è sempre una mescolanza di riti e religioni. Ci sono famiglie dove, al suo interno si praticano anche 3 riti differenti. E non ci sono conflitti, solo una visione pacifica e differente delle cose.
La Pasqua in Congo significa anche la condivisione di questi aspetti, tutte le religioni in Congo significano anche condivisione e pace. In Italia si sente molto la tradizione cattolica e molto spesso non ci si accorge delle altre religioni.
Le comunità
Mi piace molto come le comunità, in Italia, partecipano alla Pasqua. Anche le persone che non sono molto credenti partecipano, non tanto, o meglio non solo, per la Pasqua. Partecipano per far parte della comunità, per abbellire il luogo dove vivono, per dare comunque un messaggio di pace.
Si sentono le campane suonare più spesso. E’ una cosa che non succede in Congo. In Congo sono rare le campane. In Italia si sentono le campane quando c’è la celebrazione. Una tradizione culturale più che religiosa. Le campane fanno parte della vita dei paesi, dei quartieri, più che dello spirito.
Le uova colorate
E poi ci sono le uova colorate. Ho imparato qui a colorare le uova. In Congo non si usa molto. Colorare le uova è una tradizione che viene da lontano, diffusa in molte parti del mondo. Credo che stia a significare fecondità, primavera, rinascita.
Mi diverto a colorare le uova, è un bel gioco da fare anche con i nipoti.
Per questa Pasqua ho voluto preparare un uovo d’oca. L’avete mai visto? È molto più grande delle uova di gallina. L’ho preparato assieme con dei ciuffetti di puré di patate viola. Un modo per colorare questa Pasqua e sentire meglio la primavera.
Buona Pasqua a tutti!