Mercoledì delle ceneri

Oggi è il mercoledì delle ceneri, ieri è finito il carnevale con il martedì grasso e si inizia la quaresima. Secondo la tradizione in quaresima bisogna mangiare magro e per ottemperare alle usanze religiose si è imposta la consuetudine di mangiare pesce.

E’ stato uno dei primi eventi ai quali ho partecipato. Non avevo percezione di quanto fossero forti le tradizioni italiane fino a quando non ho visto la “bigolada” che si svolge a Castel d’Ario, un piccolo comune in provincia di Mantova.

La “bigolada”

La mia mamma italiana organizza ogni anno una missione a Castel  d’Ario per mangiare i bigoli con le sardelle che si fanno in piazza il mercoledì delle ceneri. Lei si organizza con le sue amiche, un gruppo di quattro o cinque nonne che, nonostante abbiano ampiamente passato i 70 anni, non disdegnano di fare una trentina di chilometri per andare ad una festa.

La cittadina di Castel d’Ario si trasforma; il centro, chiuso al traffico, viene allestito con bancarelle varie ma soprattutto con degli enormi fornelli, enormi paioli ed enormi scolapasta che cucinano i bigoli. Per avere un piatto bisogna mettersi in fila, si fanno a volte anche 2-3 ore di fila per un piatto e durante la fila si chiacchiera con le persone.

Quali significati?

Credo che il piacere non sia tanto nel piatto di bigoli che, soffrendo si riesce ad avere. Quello è solo il premio finale. Due ore di fila per un piatto di bigoli non sono certo una cosa attraente. Il vero piacere è partecipare ad un evento sentito dalle persone, condividerne lo stato d’animo, conoscere le storie di ognuno, sapere che ci si ritrova tutti con la stessa voglia di celebrare una festa.

Le persone vengono anche da lontano per vedere questo evento, ore di auto, di mercoledì, per arrivare a Castel d’Ario e mettersi in fila. Non credevo ai miei occhi la prima volta. Una fila lunghissima della quale non vedevo la fine.

Una festa antica che offre un piatto povero. Un rito di passaggio che ci avvia verso la primavera.

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