Il profumo del caffè

Quando sono atterrata per la prima volta in Italia, una delle prime cose di cui mi sono accorta è stato il profumo del caffè. Un profumo invadente e accogliente ti fa venire voglia di fermarti un attimo.

In Congo, come in molti altri luoghi, non c’è una grande tradizione legata al caffè; è molto più diffusa l’abitudine ala cultura del tè. Il tè si offre agli ospiti quando si accolgono nella propria casa, si beve per prendere una pausa o si prende dopo il pasto per facilitare la digestione.

Il caffè è invece una cosa importante per l’Italia e gli italiani. Quando ci si ritrova, ci si ritrova per un caffè; quando si prende una pausa, si prende un caffè; la colazione classica è fatta di caffè e cornetto;

Per gli italiani è una cosa normale ma, vista da fuori, si vede proprio che c’è una gran passione per il caffè. La si sente al mattino passeggiando lungo le strade quando, passando di fronte ad un bar, si sente un delicato profumo di caffè che esce.

Si vedono le persone che chiacchierano davanti ad un caffè e c’è anche quello che prende il caffè al volo e corre via. Per gli italiani è proprio una cosa importante il caffè. E devo dire che lo sanno fare bene.

Espresso, lungo, ristretto, corretto, macchiato caldo, macchiato freddo, tazza in vetro, zucchero di canna… ci sono mille modi di prendere il caffè e sembra quasi che il caffè venga ordinato per capriccio.

I baristi, poi, sanno bene cosa fare; mi ha sempre dato una grande emozione vedere le persone appassionate che fanno il loro lavoro con gioia.

“Come fai a vivere senza caffè?” Mi sentivo dire dalle mie amiche. Non ero abituata a bere il caffè e non ero abituata a berlo così forte. Me lo dicevano col cuore quasi a dire: “Non sai cosa ti stai perdendo, mi dispiace se non condividi questa gioia grande con me!”.

C’è molto affetto nell’offrire un caffè. Prendendo un caffè con un amico si dilata il tempo, si ritrova il tempo per sé stessi e ci si lascia trasportare dalla compagnia. Un caffè è amicizia, è prendersi una pausa, è dedicarsi un momento.

Pensando al caffè, ho preparato un classico dolce veneto: un tiramisù. Nella ricetta ho utilizzato dello specialty coffee del Guatemala e, rispetto alle miscele di caffè normali, ho ottenuto un sapore più delicato, meno amaro e più fruttato e soprattutto un gran profumo.

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Julienne
Julienne
2 anni fa

Huuuuuummmm!
Che bel Tiramisù

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