Ricordo ancora il giorno in cui sono arrivata nella mia attuale città.
Mi trovavo in auto con degli amici e, quando siamo arrivati all’ingresso della città, ero stupita dal muro grigio che ci circondava.
Non riuscivo a vedere nulla e questo rendeva difficile anche la guida. Nella città dove sono cresciuta, in Africa, il sole splende sempre dal mattino presto e non sapevo nemmeno che nome dare a questa condizione meteorologica.
Ho chiesto, quindi, ai miei amici che cosa fosse tutto questo muro grigio nel quale eravamo immersi e loro, comprendendo la mia ingenuità, si misero a sorridere dicendomi: “Questa è la nebbia della val padana!”
E’ una caratteristica climatica tipica della zona ed è meglio farci l’abitudine perché, da ottobre a marzo, la troviamo spesso. A 26 anni avevo finalmente scoperto la nebbia!!!
Nelle giornate nebbiose, mi viene una gran voglia di mangiare qualcosa di caldo, una minestra od una zuppa.
Oggi mi sono svegliata con la nebbia fuori dalla finestra e, nel mio frigorifero, avevo del topinambur selvatico raccolto da mia mamma italiana. Il topinambur è una verdura particolare che non si usa in africa ed anche in Italia non è molto conosciuta. Ha un sapore intenso ed una densità simile a quella della patata.
Ho voluto preparare una VELLUTATA DI TOPINAMBUR ed ho addolcito il sapore con del MAIS AL VAPORE che utilizzavo spesso in africa nelle zuppe.
E voi? A che età avete scoperto la nebbia?
Scrivetelo nei commenti!
